Il tag “No AI” sta guadagnando popolarità nei social network giapponesi, promosso dai fan di anime e manga. Il motivo della loro insoddisfazione è il lancio della rete neurale “Mimic” della società Radius5, che copia lo stile degli artisti umani quando disegnano i fumetti manga. In realtà, il problema è molto più profondo e ha a che fare con un vuoto legislativo su scala nazionale.
Lo svantaggio principale di Mimic è che funziona troppo bene, per cui lo stile degli anime e dei manga disegnati dall’IA è indistinguibile dai disegni su cui è stata addestrata la rete neurale stessa. L’idea era buona: dare agli artisti uno strumento che facesse per loro molto lavoro di routine per disegnare scene minori. In pratica, però, gli utenti scontenti hanno iniziato a caricare su Mimic un mucchio di immagini arbitrarie, così l’IA si è trasformata in un abile plagiatore che ha confuso tutti.